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La stampa 3D di grande formato entra alla Scala

Lo scorso 3 aprile al Teatro alla Scala di Milano ha debuttato l’opera Don Pasquale di Gaetano Donizetti.

Il regista Davide Livermore ha scelto di ambientare l’opera anziché nella Roma di inizio 800 in quella degli Anni 50 e 60.

Accanto al quartetto dei personaggi in scena alla Scala – Don Pasquale (Ambrogio Maestri), Norina (Rosa Feola), Ernesto (René Barbera) e Malatesta (Mattia Olivieri) – protagonisti dell’opera sono una Lancia Aurelia B24, che è stata ricostruita con la stampante Massivit 3D dal Fotolaboratorio industriale Colorzenith di Milano per poter essere movimentata con i meccanismi scenici, e una Vespa bicolore, questa invece in versione originale.

La scenografia voluta da Livermore per la Scala e disegnata dallo studio Giòforma offre numerose citazioni del cinema italiano del dopoguerra, con l’auto che fu scelta anche da Dino Risi per Il Sorpasso.

Per realizzarla Colorzenith ha utilizzato la propria stampante 3D Massivit 1800.

Grazie alla possibilità di costruire oggetti con dimensioni fino a 180 cm di altezza per 120 cm di profondità e di 150 cm di larghezza, il sistema in uso presso Colorzenith permette di realizzare una vasta gamma di applicazioni, come allestimenti teatrali e fieristici, vetrinistica e decorazione di interni ed esterni, creazione di scenografie e pubblicità.

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