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Disney stampa con i tessuti

Alla Computer Human Interaction Conference, che si tiene a Seul, in Corea, la Disney ha presentato una tecnica di stampa 3D che usa i tessuti.

Per dimostrare la propria ricerca ha prodotto in 3d un esemplare di Stanford Bunny (nella foto), storico coniglietto creato con la computer graphics nel lontano 1994 da Turk e Levoy.

In collaborazione con la Carnegie Mellon University, Disney Research ha realizzato una macchina che stampa tessuti a strati, in piena logica di manifattura additiva.

Il sistema funziona secondo un principio analogo a quelli utilizzati nella deposizione di polimeri. Il modello 3D è suddiviso in sezioni, ma anzichè utilizzare un ugello estrusore, la stampante 3D in tessuto 3D utilizza un laser per tagliare il contorno di ogni strato da un rotolo di feltro.

Lo strato viene poi depositato sul letto di stampa, in cui un adesivo sensibile al calore è attivato da un disco a caldo posto sulla testina di stampa.

Il processo è ripetuto finché l’oggetto è completamente stampato e il tessuto in eccesso può essere rimosso.

La stampante di Disney-Carnegie Mellon può lavorare un singolo oggetto utilizzando due tipi di tessuto.

Si pensa a uilizzare un tessuto conduttivo, da incorporare in una stampa per creare un meccanismo capacitivo.

Per Disney Research msi tratta quindi di creare oggetti elettrici interattivi.

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