Home Stampa 3D A Virginia Tech si progetta un distributore automatico di stampe 3D

A Virginia Tech si progetta un distributore automatico di stampe 3D

Presso l’Università americana Virginia Tech si sta lavorando all’invenzione di un sistema di stampa 3D e di un metodo di gestione utili a fabbricare oggetti tridimensionale in modo ininterrotto.

Il che significa far lavorare ininterrottamente una o più stampanti 3D e/o sfornare prodottio in maniera non presidiata, come avviene nei distributori automatici.

Fautore e coordinatore dell’iniziativa è il ricercatore di Virginia Tech, Kevin D. Kline.

Come riporta l’abstract pubblicato nella libreria dei brevetti di Virginia Tech, l’idea è implementare una piattaforma di build che definisce un’area di costruzione e include un letto di stampa all’interno dell’area di costruzione.

Insieme viene fornito il meccanismo di estrusione per la fornitura del materiale di costruzione.
E fin qui niente di diverso rispetto a una tradizionale stampante 3D.

La novità arriva con l’estrattore, con almeno un braccio, che viene utilizzato per rimuovere l’oggetto stampato.

Secondo quanto spiega il documento di Virginia Tech, la prima estremità del meccanismo di estrazione è concepita per spostarsi in direzione verticale, mentre la seconda estremità è adattata per spostarsi in direzione orizzontale.

In questo modo l’oggetto stampato può fuoriuscire dal dispositivo.

Per sistemare il letto di stampa in modo che la macchina possa procedere al lavoro successivo, e quindi dare continuità al lavoro, una parte raschiante si estende orizzontalmente, parallelamente al piano di stampa, da una posizione retratta fino a raggiungere una posizione estesa quando la prima estremità viaggia in direzione verticale verso il piano di stampa.

Il dispositivo brevettato da Virginia Tech è basata su un sistema tipo Delta con tecnologia FDM/FFF, mentre dal punto di vista software la stampante 3D è configurata tremite un’interfaccia utente in grado di gestire più stampanti e attività.

In questo modo la dashboard remota che utilizza un sistema di identificazione utente consente all’operatore di identificare una stampante 3D e inviare attività di stampa a una macchina specifica.

 

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