Home Un temporary store stampato in 3D

Un temporary store stampato in 3D

Omus, un service di stampa 3D di Melbourne in Australia, ha costruito un temporary store stampato in 3D per conto del brand del luxury fashion, Louis Vuitton. La struttura, larga 9 metri, lunga 10 e alta 2,7 metri, è stata creata in 18 giorni utilizzando la stampante per grandi formati Massivit 1800.

Il temporary store è stato poi posto nel centro commerciale Westfield di Sydney.

La genesi del temporary store

Robert Grosso, co-proprietario di Omus, ha spiegato che l’agenzia di design di Louis Vuitton, Gold Coast Displays, ha incaricato lo stampatore di produrre una grande struttura che sarebbe servita come piattaforma per attirare l’attenzione sull’ultima collezione uomo del marchio.

Dall’incarico conferito a Omus alla data di inaugurazione del negozio pop-up sono passate tre settimane.

«Avendo ricevuto il progetto di design, dovevamo produrre un outlet visivamente attraente che potesse garantire un uso prolungato in un ambiente pubblico e in tempi record – ha spiegato Grosso. – Data la complessità del progetto e il tempo di consegna così breve, la stampa 3D è stato davvero l’unico metodo di produzione praticabile a nostra disposizione».

Massivit 1800 3D printer

Data la grandezza del lavoro di stampa, Omus ha dovuto chiedere il supporto di un altro cliente Massivit 3D, Composite Images di Sydney.

Utilizzando la velocità di stampa della Massivit 1800, fino a 35 cm all’ora, le due stampanti hanno impiegato doppie teste di stampa per produrre due pannelli contemporaneamente.

Sono stati stampati in 3D 30 pannelli da utilizzare come pareti per lo store pop-up.

L’intero display è stato poi rifinito in vinile autoadesivo cromato a specchio, decorato con stampe di animali disegnate da Louis Vuitton, in tema con la collezione maschile in mostra.

«Louis Vuitton e la sua agenzia di design sono stati molto soddisfatti del risultato finale, che ha superato tutte le aspettative in termini di notevole impatto visivo e realizzato la vision originale che riflette l’opulenza della linea safari uomo che ispirava il brand – ha detto Grosso. – Il personale ha spiegato ai visitatori come la stampa 3D sia stata fondamentale per il progetto e come abbia rappresentato alla perfezione la filosofia di innovazione e fresh-thinking di Louis Vuitton».

Grafiche a effetto wow

Secondo Grosso, uno dei principali fattori di integrazione della stampa 3D nel modello di business della società è stato quello di migliorare il proprio vantaggio competitivo e differenziare la proposta da altri fornitori di cartellonistica e segnaletica.

«I nostri clienti sono sempre alla ricerca di nuovi modi per spingere la comunicazione oltre i confini e creare applicazioni con effetto wow – ha detto -. La nostra stampante 3D Massivit 1800 è stata fondamentale per il raggiungimento di questo obiettivo. Da un punto di vista commerciale, la natura stessa del sistema di costruire da zero con poco materiale di supporto, ci permette di replicare disegni complessi senza la necessità di strumenti di produzione costosi».

Massivit 3D è distribuita in Italia da NtG Digital.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome

Webinar: BIM4Manufacturing, la qualità del dato all’interno del progetto sostenibile BIM

Il ciclo di webinar proposti da Assobim prosegue, con una puntata sulla qualità del dato all'interno del progetto sostenibile BIM

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato sulle novità tecnologiche

css.php