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Stampanti 3D desktop, il prezzo inizia a contare

Secondo la società di ricerche di mercato Context nel secondo trimestre del 2015 le stampanti 3D Desktop/Personal hanno continuato la propria crescita, mentre quelle del segmento Industrial/Professional hanno registrato una fase di stallo.

Gli indicatori in mano alla società inglese dicono che nel breve periodo la domanda per le stampanti Desktop continuerà a crescere mentre quella per le stampanti Industrial e Professional è meno quantificabile.

A commento di queste indicazioni, il vp alle Global research della società inglese, Chris Connery, ha osservato che quello delle stampanti 3D Desktop/Personal è un mercato ancora in fase acerba e continua a cambiare, migliorando, da trimestre a trimestre.

Non solo. Per Connery nella situazione attuale le vendite dei marchi più conosciuti non sono un indicatore adeguato a rappresentare la domanda globale, mentre lo sono le scelte dei consumatori verso le stampanti provenienti dal mondo del crowdsourcing e gli aspetti relativi alla distribuzione dei dispositivi, che sta diventando globale.

Desktop/Personal alla ricerca del miglior prezzo

Riguardo le stampanti 3d Desktop, secondo Context nel secondo trimestre ne è stato venduto il 25% in più rispetto all0 stesso periodo del 2014. Una crescita comunque inferiore a quella del 90% anno su anno dei precedenti trimestri. Infatti su base sequenziale, ossia rispetto al primo trimestre, per la prima volta queste stampanti fanno registrare un leggero calo.

Come nel primo trimestre, il mercato è stato spinto dai nuovi soggetti e non dai brand riconosciuti. Le quote di mercato continuano a cambiare in modo significativo da trimestre a trimestre, anche se lataiwanese XYZPrinting rimane la più costante e si riprende la prima posizione nelle vendite a livello mondiale. Context registra la forte crescita della cinese Shining3D, che fa da contraltare allo stallo di Makerbot e Cubify.

L’attenzione del mercato è tutta per le stampanti sotto i 5mila dollari e lo confermano le performance delle stampanti che si affidano al crowdfunding. Fenomeno del momento rilevato da Context è la Tiko, capace di raccogliere 3 milioni di dollari per 16mila stampanti di tipo delta, da vendere a 179 dollari. Buone anche le risposte avute da BoXzy, che ha raccolto 1,1 milioni di dollari per i propri multifunzione da 1.399 dollari e di Flux, capace di raccogliere 1,6 milioni di dollari per una stampante (sempre di tipo Delta) da 499 dollari.

Context rileva che questi “ordinativi” sono un buon indice di attenzione verso la stampa 3D consumer da parte del mercato, che sta comunque orientandosi a fare le proprie scelte anche sulla base del prezzo.

Industrial/Professional aspetta Godot

Il segmento industriale del mercato della stampa 3D risente delle performance dei big come Stratasys e 3D Systems, che hanno registrato un secondo trimestre deludente. La performance viene giudicata un fenomeno occasionale e di breve periodo: le attese sull’additive manufacturing nel lungo periodo rimangono elevate.

Gli indicatori rilevati da Context lasciano intendere che il mercato sta attendendo che altri grossi nomi, come HP, che ha annunciato il varo della tecnologia MultiJet Fusion, entrino definitivamente nell’agone commerciale.

Oltre a ciò si rivela la fine del fenomeno dell’hype relativo alla stampa 3D, da intendersi, comunque, come foriero di una fase di concretezza, fatta di investimenti che si consolidano per poi ripartire.

Trend a fine anno

Con queste informazioni in mano Context stima che entro la fine dell’anno il mercato Desktop/Personal sarà cresciuto del 50% rispetto al 2014, mentre quello Industrial/Professional registrerà una crescita a una cifra.

A livello geografico il mercato sarà trainato dalle scelte dei consumatori nord americani e in seconda battuta da quelli dell’area Asia-Pacific.  Per quanto riguarda il mercato Emea per fare i grossi numeri sul fronte B2C ci si affiderebbe alla grande distribuzione, e si fanno i nomi di ABCData, Exertis, Midwich, Pico e, per l’Italia, MediaWorld.

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