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La stampa 3D polimerica quest’anno varrà 11,7 miliardi di dollari

SmarTech ha pubblicato un nuovo rapporto che prevede la stampa 3D polimerica quest’anno genererà un valore di 11,7 miliardi di dollari.

In un’ottica di più lungo termine SmarTech ora prevede che la stampa 3D polimerica crescerà a 24 miliardi di dollari nel 2024 per raggiungere i 55 miliardi entro la fine di questo decennio.

La stereolitografia prima e l’estrusione di materiali, poi, erano considerate le tecnologie polimeriche primarie nelle precedenti edizioni di questo rapporto. Nella nuova edizione del rapporto, invece, la fusione a letto di polveri di polimeri sta emergendo come processo polimerico di riferimento.

Questa tecnologia secondo Smartech sta dimostrando di essere la più capace in termini di attrattiva industriale, grazie alla sua elevata produttività e al potenziale del volume di produzione di parti, nonché alle capacità di prestazione meccanica delle parti realizzate tramite sinterizzazione.

La tecnologia di estrusione di materiali ha generato il maggior reddito in tutto il mondo per la stampa 3D polimerica in ambiti professionali nel 2019, con un margine considerevole.

Tuttavia, entro la fine del periodo di previsione SmarTech prevede che gli sforzi per industrializzare le tecnologie di fotopolimerizzazione e di Powder bed fusion spingeranno entrambi questi segmenti a superare l’estrusione a livello mondiale in ternini di fatturato generato dalle vendite di sistemi di stampa.

SmarTech ora identifica la produzione indiretta e diretta di parti come le applicazioni chiave per la produzione additiva, offrendo la proposta di valore più significativo e una reale opportunità per ridimensionare i volumi di business.

Il mercato dei polimeri per la manifattura additiva si è evoluto in modo significativo negli ultimi due anni, con i processi di fusione del letto di polvere termoplastica che ora stanno emergendo come i processi primari per il consumo di materiali, poiché le tecnologie di additive manufacturing iniziano a soddisfare le esigenze della produzione di grandi lotti.

I materiali in polvere, e principalmente il nylon 12, rappresentano il più grande segmento di crescita, guidato da processi polimerici laser e termici.

I due segmenti più rilevanti per il futuro a lungo termine della stampa 3D polimerica sono le categorie aerospaziale e automotive. Mentre oggi questi sono per lo più limitati alle applicazioni di prototipazione e tooling, SmarTech prevede che entro il 2030 avrà luogo una produzione significativa all’interno di questi segmenti.

Anche i prodotti di consumo dovrebbero diventare un ampio segmento per la stampa 3D diretta. Il completamento della transizione richiederà molto tempo, tuttavia alcuni casi iniziali di applicazione, con oltre un milione di parti stampate, indicano che è già iniziata.

Nel caso della gioielleria l’uso della stampa 3D polimerica rimarrà principalmente collegato agli stampi e alle applicazioni del modello di fusione (produzione indiretta tramite stampa 3D).

SmarTech prevede che le parti polimeriche stampate in 3D diventeranno un’opportunità da 40 miliardi di dollari entro il 2030.

Questi numeri possono apparire insoliti per la produzione additiva, tuttavia sono relativamente piccoli se confrontati a quelli dell’industria manifatturiera globale, che indicano un valore minimo attuale di 12mila miliardi.

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