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Stampa 3D tra mito e realtà: gli organi umani

Per trattare di stampa 3D di organi umani partiamo dal presupposto che stiamo parlando della tecnologia in assoluto più innovativa della nostra epoca, destinata a trasformare ogni cosa: tecnologie produttive obsolete, catene di fornitura hardware, sanità e molte altre aree ancora.

Solo alcuni anni fa, l’entusiasmo che caratterizzava questo settore ci voleva far credere che presto tutti noi avremmo avuto una stampante 3D a casa, ma la realtà è diversa: per quanto rivoluzionaria, la tecnologia è ancora molto complessa.

Alla luce dei lenti progressi registrati nel 2015 e 2016, Context stima che la crescita del settore delle stampanti 3D industriali/professionali sia del 16% per l’anno in corso, mentre quella del mercato delle stampanti personali/desktop dovrebbe aggirarsi attorno al 40%.

Oltre alle ipotesi sulla diffusione delle stampanti 3D per uso domestico, altre voci sulle possibili applicazioni hanno arricchito il mito delle stampanti 3D; alcune si sono effettivamente realizzate, altre potrebbero essere attuabili in futuro, ma altre ancora non hanno nulla a che fare con la stampa 3D.

Qui vogliamo parlare della stampa 3D di organi umani e chiediamo un parere a chi di mestiere analizza e tiene sotto controllo il mercato mondiale.

Chris Connery, vice president of Global Analysis di Context risponde alla nostra domanda:

È possibile effettuare la stampa 3D di organi umani?

No, ad oggi non è possibile stampare gli organi in 3D.

Esistono alcune stampanti che riescono a estrudere (ossia stampare) materiale biologico ed esistono ambiti di ricerca e sviluppo che mirano alla stampa di tessuto umano, ma nel 2017 questo settore rappresenta una porzione minima del mercato delle stampanti 3D, che vanta un giro d’affari complessivo di 5 miliardi di dollari.

Chris Connery, Context

Ciononostante, la tecnologia sta facendo passi da gigante in altre aree del settore medico. Uno dei principali vantaggi della stampa 3D consiste nella possibilità di realizzare su vasta scala prodotti personalizzati, ossia una sola macchina può produrre tanti oggetti che si differenziano l’uno dall’altro per dettagli minimi.

Gli esempi migliori sono gli apparecchi acustici e gli apparecchi dentali trasparenti, che da ormai 15 anni vengono realizzati da stampanti 3D. I dispositivi prodotti con questa tecnica sono moltissimi, e ognuno è unico e realizzato su misura per il singolo paziente.

Analogamente, anche l’ortopedia rappresenta una cospicua fetta del mercato della stampa 3D.

È risaputo che gli arti in plastica vengono realizzati mediante stampa 3D; ciò che non tutti sanno è che oggi vengono utilizzate con frequenza crescente anche le stampanti 3D a metallo per la realizzazione di protesi interne.

Non passa giorno in cui non si leggano notizie sulla produzione di una sezione del cranio in titanio o sulla sostituzione di un osso con un pezzo in metallo realizzato su misura. Si tratta di realtà tangibili già oggi e non più di progetti sperimentali per il futuro.

2 COMMENTI

  1. Buon pomeriggio,

    volevo avere informazioni riguardo alla possibilità di stampare in 3d alcuni organi umani, per scopo solamente didattico.

    Potreste stampare ad esempio un cuore a grandezza naturale in 3d con materiale gommoso o comunque morbido per garantirne la verosimiglianza?

    Potreste darci dei prezzi indicativi cortesemente?

    Grazie della disponibilità,

    Filippo Pauciullo

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