Home Rocket Lab: lanciato il razzo con componenti stampati in 3D

Rocket Lab: lanciato il razzo con componenti stampati in 3D

Per la prima volta l’americana Rocket Lab ha lanciato un razzo da una struttura di lancio privata. Il lancio è stato fatto dal Rocket Lab Complex 1 situato nella penisola Mahia in Nuova Zelanda usando un razzo Electron.

Come ha detto il CEO di Rocket Lab Peter Beck, «È stato un grande volo. Abbiamo avuto un’ottima prima fase di lancio, la fase di separazione, il secondo stadio di accensione e la separazione della piattaforma. Non siamo riusciti a raggiungere l’orbita e stiamo indagando sul perché, anche se il fatto di aver raggiunto lo spazio con il nostro primo test ci mette in una posizione forte per accelerare la fase commerciale del nostro programma, offrire ai nostri clienti l’orbita e rendere lo spazio un luogo per le imprese».

Il ceo di Rocket Lab, Peter Beck

Nelle prossime settimane, gli ingegneri di Rocket Lab a Los Angeles e Auckland, in Nuova Zelanda, lavoreranno sui dati raccolti durante il lancio per trarre le giuste misure da adottare per ottimizzare il veicolo.

Un razzo per mille applicazioni

Beck ha sottolineato di aver imparato «tanto attraverso questo lancio di test e impareremo ancora di più nelle prossime settimane. Siamo impegnati a rendere accessibile lo spazio e questa è una pietra miliare in questo percorso. Si apre uno scenario infinito di applicazioni».

Quelle più immediate a cui fa riferimento Beck includono una migliore informazione meteorologica, Internet dallo spazio, predizione di calamità naturali, aggiornamenti dei dati marittimi, servizi di ricerca e salvataggio.

Il lancio è stato il primo di tre voli di prova previsti per quest’anno.

Rocket Lab si prefigge di raggiungere l’orbita sulla seconda prova e cercare di massimizzare il carico utile che il razzo può portare.

A regime, Rocket Lab prevede di lanciare più di 50 volte l’anno e può sostenere una produzione per lanciuare fino a 120 volte l’anno.

Complessivamente l’anno scorso ci sono stati 22 lanci dagli Stati Uniti e 82 a livello internazionale.

La fase commerciale di Rocket Lab coinvolgerà realtà come NASA, Spire, Planet, Moon Express e Spaceflight.

Il razzo Electron monta un motore Rutherford, a ossigeno e cherosene, che utilizza la stampa 3D per tutti i suoi componenti primari, in modo che un motore possa essere stampato in 24 ore.

 

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato sulle novità tecnologiche

css.php