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Supporti in PVA con la Ultimaker 3

Il PVA (Polyvinyl Alcohol) è un filamento solubile indicato per creare i supporti dei pezzi stampati in 3D.

Ora lo si può usare anche con la nuova Ultimaker 3.

Il doppio estrusore di cui dispone la nuova stampante della casa olandese, infatti, permette di realizzare parti con due materiali differenti.

Dotato di una buona stabilità termica, l’Ultimaker PVA è stato progettato per facilitare la creazione di modelli dalle geometrie molto complesse, che necessitano di molti supporti a causa di grandi sporgenze o cavità interne profonde.

Questo nuovo filamento garantisce buona adesione sia al PLA, sia al Nylon. Nel complesso la società segnala un buona stabilità termica, bassa sensibilità all’umidità, buona adesione al PLA e al Nylon.

Il materiale si scioglie in acqua pura, senza l’ausilio di prodotti chimici, è biodegradabile e non tossico.

Ultimaker PVA

Dopo la stampa

Il PVA permette di creare pezzi dalla forma molto complessa, grazie alla stampa dei supporti con materiale solubile.

Quando la stampa è conclusa, va immersa in acqua fredda o tiepida, a seconda del materiale.

Quando i supporti in PVA si sono dissolti, bisogna sciacquare bene il pezzo, per rimuovere il materiale in eccesso.

Infine, bisogna lasciare asciugare completamente la stampa 3D ed eventualmente, se necessario, rifinire il pezzo.

Essendo un filamento solubile, il PVA permette a ingegneri e progettisti di realizzare superfici molto dettagliate o parti meccaniche in movimento con notevole semplicità.

Lo si può acquistare online da Creatr.

 

 

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