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Protolabs, il service delle 5 tecnologie di stampa 3D

Abbiamo chiesto a Matteo Carola, country manager per l’Italia di Protolabs, di parlare nel dettaglio delle tecnologie additive del service che fornisce ai suoi clienti tre metodologie di produzione (stampa 3D, CNC e stampaggio a iniezione) e cinque diverse tecnologie di stampa 3D, per rispondere alle diverse esigenze di vari settori.

Matteo Carola, country manager per l’Italia di Protolabs.

Protolabs è un service di produzione che mette a disposizione 3 diverse tecnologie di produzione: la stampa 3D, la lavorazione CNC e lo stampaggio a iniezione. I principali settori interessati ai servizi di produzione di Protolabs sono l’automotive, la componentistica elettrica, il medicale, il tempo libero, gli elettrodomestici e tanti altri che caratterizzano l’industria italiana.

Sono cinque le diverse tecnologie di stampa 3D che compongono il portafoglio disponibile per il mercato italiano: stereolitografia, la sinterizzazione laser selettiva, la sinterizzazione laser diretta dei metalli, Multi Jet Fusion e PolyJet. Per ognuna ne riepiloghiamo le caratteristiche principali.

Stereolitografia. La stereolitografia (SL o SLA) è un processo di stampa 3D industriale per la creazione di modelli, prototipi estetici e pezzi caratterizzati da geometrie complesse anche in un solo giorno lavorativo. Questa tecnologia permette di utilizzare un’ampia selezione di materiali e rende possibile risoluzioni estremamente elevate accompagnate da ulteriori lavorazioni aggiuntive. Un esempio di materiale è la resina proprietaria Microfine green perfetta per il settore Medicale, o altri che replicano proprietà di materiali plastici simili ad ABS o PC. Questa tecnologia permette disponibilità dei pezzi in alta risoluzione, grandi tirature e in tempi rapidi. Tra i servizi aggiuntivi vi sono la carteggiatura e la sabbiatura per conferire uniformità alla superficie dei pezzi, oltre agli altri servizi secondari standard che garantiscono precisione, qualità e affidabilità. Per quanto riguarda i macchinari dedicati al mercato italiano vi sono Viper, ProJet e iPro.

Sinterizzazione laser selettiva. La sinterizzazione laser selettiva (SLS) è un processo di stampa 3D industriale adatto alla fabbricazione di prototipi e pezzi funzionali, dove velocità e uniformità di produzione sono necessarie. Protolabs mette a disposizione una gamma di materiali a base di nylon per consentire la creazione di pezzi caratterizzati dall’elevata resistenza. I macchinari sono sPro140 e sPro160 che permettono quantità e velocità di produzione.

Sinterizzazione laser diretta dei metalli. La tecnologia DMLS di Protolabs è certificata ISO 9001 e ISO 13485, fornisce standard di qualità e applicazioni accettate dal settore medicale. Tra i materiali, ci sono l’Acciaio Inossidabile, l’acciaio Maraging e Inconel, il titanio, l’alluminio ed la lega di rame CuNi2SiCr. Tra i principali punti di forza di questa tecnologia vi è la capacità di stampare componenti in grandi dimensioni, l’alta precisione e la rapidità di consegna compresa tra 1 e 7 giorni lavorativi. Vi è la possibilità di aggiungere servizi secondari come lucidatura, stozzatura, foratura, fresatura e alesatura. I macchinari scelti per la fornitura di queste tecnologie sono Eos e Concept Laser.

Fase di lavorazione con la tecnologia DMLS, sinterizzazione dei metalli, in Protolabs.

Multi Jet Fusion. Questa tecnologia è stata messa a punto da uno dei leader tecnologici della stampa 3D, HP. Tra i materiali a disposizione vi sono le PA 12 Nylon che eccellono per affidabilità, le ottime proprietà meccaniche e la durabilità dei pezzi finiti, così da poter ottenere pezzi funzionali pronti per l’assemblaggio. Tra i servizi secondari vi sono l’applicazione di un primer, la rifinitura superficiale e l’eventuale aggiunta di inserti. HP Jet Fusion 4200 è la serie di stampanti scelte da Protolabs per servire i principali mercati europei dalla sede tedesca.

PolyJet e stampa 3D del silicone. PolyJet è un processo di stampa 3D industriale che realizza prototipi di geometria complessa e che combina materiali rigidi e flessibili nello stesso pezzo. La tecnologia PolyJet offre dettagli, uniformità di superficie e precisione eccezionali. Sono disponibili differenti gradi di durezza per soddisfare le differenti esigenze. Le durezze Shore A sono: 35 Shore A e 65 Shore A per la stampa 3D in silicone trasparente mentre 30, 40, 50, 60, 70, 85, 95 Shore A e rigido per la stampa 3D in PolyJet. Per quanto riguarda i macchinari, la scelta è ricaduta su OBJET 500 Connex 3 e Keyence Agilista 3200W.

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