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Soitech, tre stampanti per crescere

Michelangelo
Soitech – modello Michelangelo

Giovane, ambiziosa, italiana. Non c’è modo migliore per descrivere Soitech. Parola di Marina Marchesi, presidente della realtà felsinea, nata con l’idea di produrre stampanti 3D totalmente italiane, a livello di progettazione, ricerca, sviluppo e produzione. «Abbiamo creato materialmente la società nel 2015, ma da diversi anni ci interessavamo al mondo del 3D – dice Marchesi –. La nostra scelta di diventare produttori parte dal desiderio di portare in ogni contesto aziendale un prodotto tecnologico ad alta fruibilità, il tutto a costi accessibili anche per le piccole imprese. Lavoriamo ogni giorno con questo pensiero fisso, forti di altre esperienze imprenditoriali fatte nel mondo della stampa 2D». Soitech ha sede legale e amministrativa a Bologna, zona industriale “Roveri”. «Abbiamo scelto di impiantare nel cuore dell’Emilia Romagna la produzione dei nostri prodotti, in quanto territorio da sempre famoso per le sue eccellenze imprenditoriali in ambito meccanico e non solo. Come noto a Bologna ha sede l’Università più antica d’Europa e vi sono diversi Fablab. Oltre che su questi centri, possiamo contare su piccole realtà artigiane capaci di lavorazioni perfette, che ci consentono di puntare alla realizzazione di un prodotto di qualità». Il rapporto con il proprio territorio di riferimento sta dando molte soddisfazioni a Soitech, in particolare per quanto riguarda le risorse umane: «possiamo avvalerci di personale di alto livello, con un’ottima preparazione, ma soprattutto molto coinvolto nel nostro progetto», sottolinea Marchesi. «Abbiamo una profonda conoscenza delle attività di impresa presenti in Emilia Romagna e siamo fieri di affiancarle nell’ingresso nel mondo 3D». Lo sguardo è comunque ben rivolto all’orizzonte: «il modello che stiamo creando consentirà di fare lo stesso con tutte le aziende in Italia e all’estero».

Centro di ricerca permanente

Raffaello
Soitech – modello Raffaello

In qualità di start up di recente costituzione, Soitech ha tra i suoi obiettivi quello di coinvolgere in modo continuativo il numero maggiore di risorse umane. «Stiamo implementando e rafforzando il centro di ricerca che a oggi è composto da ingegneri, periti elettronici, meccanici ed elettricisti specializzati in movimentazione – spiega Marchesi -. Abbiamo una rete diretta di vendita composta da cinque figure commerciali esperte e stiamo altresì lavorando per la creazione di una rete di rivenditori in grado di coprire in modo capillare l’intero territorio nazionale. Il nostro punto di forza è di essere market oriented, nel senso che non ci limitiamo ad una pianificazione industriale della produzione, ma cerchiamo di capire di cosa hanno bisogno le aziende per entrare nel mondo del 3D e lavoriamo per soddisfare ogni loro esigenza».

L’attività di progettazione è dedicata principalmente alla movimentazione meccanica ed alla relativa elettronica di controllo. Le sfide che Soitech affronta sono per lo più
rivolte a riversare sulle macchine le più innovative tecnologie disponibili, rendendole uniche nel loro genere. «Vogliamo diventare leader nel settore e l’esperienza del nostro personale del reparto Ricerca e Sviluppo, unita all’intuito dei nostri giovani progettisti, ci ha permesso di affrontare e superare tutte le sfide che sino ad ora abbiamo incontrato». Per quanto riguarda la produzione Soitech pone particolare attenzione all’individuazione dei fornitori, rivolgendosi prevalentemente ad aziende che operano sul territorio e creando, quando possibile, joint venture aziendali: «questo ci permette di disporre di componenti di grande qualità, che contraddistinguono in modo unico le nostre stampanti».

Know how nazionale

Leonardo
Soitech – modello Leonardo

Chi sono i clienti di Soitech? «Per la peculiarità dei nostri prodotti – dice Marchesi – ci rivolgiamo a tutte le aziende che necessitano di avere tecnologia facilmente fruibile, con un ottimo rapporto qualità/prezzo, fornendo loro supporto tecnico e la necessaria formazione per il migliore utilizzo delle apparecchiature. Ci distinguiamo dalla concorrenza per le tecnologie utilizzate e per il design, in entrambi i casi made in Italy. I modelli di stampanti 3D Michelangelo, Leonardo e Raffaello hanno suscitato interesse nel pubblico, anche da parte di clienti già fruitori di altri brand, sia per la loro ingegnerizzazione, meccanica ed elettronica, sia per il design italiano nelle forme e nei colori. Anche la cubatura di stampa è stata molto gradita e, infatti, le nostre apparecchiature si posizionano in una fascia di mercato non particolarmente coperta». La stampante 3D Leonardo si segnala, in primo luogo, per le generose dimensioni di stampa e per la presenza di un evoluto quadro sinottico sullo stato della temperatura di estrusione, per i sensori per la rilevazione e l’auto livellamento del piano di stampa e, non ultima, per la possibilità di estrudere diverse tipologie di materiali. La Raffaello si differenzia dalla Leonardo per la possibilità di dotarla di un estrusore opzionale, che permette la stampa alternata di due filamenti, anche di tipologia e colore differenti. Infine la Michelangelo ha di serie il secondo estrusore e mantiene tutte le caratteristiche tecniche delle sue sorelle minori.

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