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Maker Faire, al via con la manifattura

La città di Roma si conferma, per il quarto anno consecutivo, come centro propulsivo, a livello europeo, di nuove idee, contenuti e modelli economici. Per Maker Faire Rome – The European Edition, in programma dal 14 al 16 ottobre presso la Fiera di Roma, sono oltre 400 i progetti selezionati tra gli oltre 1.200 presentati alla sola Call for Makers da oltre 65 Paesi fra i quali Germania, Spagna e Grecia ma anche Regno Unito, Turchia, Cina e Stati Uniti, Singapore, Emirati Arabi, Taiwan.

Se la fruizione delle prime edizioni era stata difficile, quest’anno ogni padiglione è stato pensato con un motivo chiave. Move è dedicato a droni volanti, robot e nuova mobilità; Life a salute, flora, fauna ed alimentazione; Interaction è rivolto a domotica, scienza, wearable, arte e musica; Fabrication è dedicato al futuro della manifattura, più le aree Young makers e Universities. L’interesse del pubblico grande era sempre stato elevatissimo, a dimostrazione dell’adeguatezza della proposta generalista. Quest’anno l’impegno è andato anche nella direzione del rinnovamento dei processi produttivi, con un approccio che sulla carta ha fatto centro.

Toccare con mano la nuova manifattura

Alla Maker Faire Rome si può “toccare con mano” come il lavoro e la forza delle idee siano capaci di generare nuovi modelli produttivi fondati su varietà e personalizzazione dei prodotti.
Un esempio concreto sono i 50 progetti provenienti della Call for New Manufacturing che uniscono saperi artigianali e nuove tecnologie proprie del nostro tessuto manifatturiero più all’avanguardia. L’area dedicata ai veri artigiani digitali, o New Manufacturing, è realizzata con la collaborazione delle associazioni di categoria Cna e Confartigianato.

La Maker Faire Rome propone anche una serie di demo-workshop, ovvero corsi dimostrativi sull’applicazione della fabbricazione digitale per le attività artigianali. L’obiettivo è quello di indurre gli artigiani a intraprendere percorsi di innovazione, sia di processo che di prodotto, sfruttando le opportunità di crescita derivanti dalle nuove tecnologie digitali. Nello specifico, verranno illustrate le nuove metodologie digitali per la lavorazione dei materiali (metalli e leghe, legno e oreficeria) e la loro integrazione con le tecniche tradizionali proprie del lavoro artigiano.

Grande spazio anche ai giovanissimi: ben 8mila mq dedicati ai bambini e ragazzi dai 4 ai 15 anni con i laboratori organizzati nell’apposita Area Kids.

Un Big Bang di progetti

La componente di realizzazione pratica dei sogni tecnologici terrà banco anche nell’edizione 2016. Tra le centinaia di sorprendenti progetti troveremo i primi wakeskate magnetici al mondo, il laboratorio di analisi portatile We-Lab e il ristorante del Futuro. Inoltre quest’anno è stata lanciata, per la prima volta, la “Call for Big Bang Projects” rivolta a maker, artisti e visionari con l’intento di costruire la manifestazione, oltre che nei contenuti, anche nelle sue attrazioni più importanti. Su oltre 100 progetti pervenuti dall’Italia e dall’estero ne sono stati selezionati 15 in grado d’incantare i visitatori. Tra questi la parete interattiva di 10 metri che reagisce al tocco, una pista di 200 mq per i gokart integrati con la realtà irtuale e l’indagine svolta in IoT.

R.O.M.E., Regione Lazio e progetti degli sponsor

Oltre all’attenzione per la manifattura digitale, la grande novità dell’edizione 2016 della Maker Faire Rome è il R.O.M.E. Prize. Sabato 15 ottobre Neil Gershenfeld, Bruce Sterling e Simona Maschi selezioneranno il miglior progetto maker per impatto sociale e sostenibilità economica, conferendo il premio da 100mila euro lordi. Si noti che l’acronimo R.O.M.E. sta per Rome Outstanding Maker of Europe.

Passiamo all’impegno della Regione, che non si limita a finanziare l’evento.  Nel suo stand Cluster Flux, la Regione Lazio espone una serie di iniziative per illustrare le attività dei FabLab e degli incubatori/acceleratori d’impresa del Lazio e le azioni della Regione in materia di internazionalizzazione delle imprese e sostegno allo sviluppo della nuova Industria 4.0.

Con alcuni sponsor sono stati avviati progetti che si sono svolti nell’arco di 6 mesi come, ad esempio, l’Intel FabLab Tour; il percorso ReNEWables sulle energie rinnovabili realizzato insieme con Eni sui temi dell’harvesting energetico; Dws presenta il progetto “Fabbrica 4.0: business your idea”, la prima installazione di smart manufacturing economicamente accessibile che si avvale della stampa 3D e Digi-Key presenta lo Start-Up Contest, che mette in palio 75mila euro (50mila in contanti e 25mila in servizi) per le start-up IoT.

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