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Inseguimi o drone 3D

Si chiama AirDog il primo drone a inseguimento automatico – È stato costruito dalla Helico usando due diverse tecnologie di stampa 3D di Stratasys: FDM e PolyJet.

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Basta con le videocamere banalmente montate sul casco quando facciamo una sciata o andiamo in deltaplano e vogliamo una filmato delle nostre prestazioni. Ora possiamo avere delle inquadrature del tutto nuove, come avessimo un operatore che ci segue passo passo. Grazie al nuovo drone a inseguimento automatico stampato in 3D dalla Helico. Si chiama AirDog e non a caso, visto che è stato progettato per correre dietro al “padrone” proprio come fosse un cagnolino.  Ed è stato costruito grazie alle tecnologie di stampa 3D di Stratasys.

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Portato per lo sport

Indirizzato principalmente al mercato consumer (costa 995 dollari), AirDog è un quadricottero sul quale è montata una videocamera standard GoPro, controllato mediante un dispositivo di tracking indossato al polso. E’ possibile realizzare riprese aeree dal vivo e scattare “selfie” dopo aver impostato i parametri di distanza, velocità e altezza che AirDog dovrà rispettare. Helico si rivolge in particolare al mercato degli sport estremi all’aria aperta e ritiene che AirDog possa risultare particolarmente interessante per chi pratica BMX freestyle, motocross e skateboarding, nonché sport acquatici quali surf, kite-surfing e wake-boarding.

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Perché la stampa 3D

Prima di considerare l’uso di parti stampate in 3D, Edgars Rozentals (fondatore di Helico) si era rivolto a un fornitore cinese per lo stampaggio in silicone delle componenti da testare. Questo approccio tuttavia, non solo richiedeva un tempo di realizzazione di due settimane, ma i modelli risultanti si sono rivelati troppo pesanti per il decollo e alla fine sono stati scartati. «I vantaggi offerti dalla stampa 3D rispetto al precedente metodo sono numerosi» afferma Rozentals. «Prima di tutto, i tempi risultano significativamente ridotti e se dobbiamo fare modifiche all’ultimo minuto a un progetto possiamo farlo in poche ore, in modo semplice e a basso costo. Una cosa impensabile in precedenza, considerati i lunghi tempi di produzione di un nuovo stampo e gli alti costi associati.Non so come avremmo potuto portare avanti il nostro progetto e disporre di parti funzionali se non avessimo utilizzato la tecnologia di stampa 3D di Stratasys. Ho fondato l’azienda due anni fa e siamo solo tre persone: quindi per una start-up come Helico questa tecnologia non è un semplice strumento che cambia le regole del gioco, ma è il biglietto di ingresso per poter partecipare alla partita».

Abile al decollo

Secondo Rozentals, l’AirDog non avrebbe potuto decollare affatto se non fosse stato per il contributo decisivo della stampa 3D durante la fase di prototipazione. L’azienda si è avvalsa delle competenze del partner lettone di Stratasys, Baltic3D, che ha lavorato con il rivenditore polacco Bibus Menos per soddisfare i requisiti delineati dal team di Helico. Per produrre parti perfettamente funzionali, in grado di offrire alte prestazioni nell’ambiente reale, sono state utilizzate entrambe le tecnologie di stampa 3D di Stratasys, FDM e PolyJet, rispettivamente per AirDog e il dispositivo di tracking AirLeash. Il drone AirDog finale è stato completamente stampato in 3D utilizzando il materiale Ultem basato sulla tecnologia FDM di Stratasys, scelto per le sue caratteristiche che permettono di ottenere parti estremamente resistenti e durature, ma al contempo leggere per un facile decollo e per una perfetta manovrabilità in volo. L’AirLeash abbinato è stato invece sviluppato utilizzando la tecnologia di stampa 3D multi-materiale PolyJet di Stratasys. Stampato in 3D in un singolo processo, il dispositivo da polso combina materiali rigidi e simil-gomma per realizzare ogni suo componente, dalla robusta custodia ai morbidi pulsanti sul tastierino.

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