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Forma3D sposa la stampa 3D all’IoT

La milanese Teknosan ha presentato a Technology Hub la nuova stampante Forma3D, nata per sposare l’IOT al 3D printing.
Come ha detto il founder della società, Karel Maggiar, la stampante è nata per soddisfare le esigenze produttive in campo sanitario, dettate dai requisiti degli uffici tecnici degli ospedali, come l’utilizzo del policarbonato. Ma si rivolge a qualsiasi ambito produttivo.

karel maggiar forma3dGià con la prima Forma3D 1 Maggiar era riuscito a soddisfare le esigenze tecniche del campo sanitario. Con la nuova Forma3D mette a disposizione una macchina più potente e veloce (fino a 250 millimetri al secondo con filamenti speciali), con la scocca in alluminio saldato e coperchio in policarbonato.
Stampa in Abs, PLA, Nylon, policarbonato, Hips, Pet, Petg, Wood, Flex ed Elastic.

Quello che la differenzia e la proietta verso la creazione di una piccola fabbrica, in pool, è il software.

Prodotta interamente a Milano, Forma3D è un sistema connesso, controllabile via cloud, da smartphone. Tutti i dati confluiscono in un database cloud per la gestione e manutenzione.

Il servizio cloud che partirà il prossimo trimestre è un Big data collector di Tempestive (società del Polo tecnologico di Trento), che monitora i dati forniti dalla scheda (una GH), con protocollo FQDN.
Il monitoraggio può avvenire sia in forma anonima, per mere finalità statistiche e di miglioramento qualitativo del prodotto, sia in forma controllata, per garantire servizi di maintenance predittiva e di gestione da remoto della macchina.

La macchina singola costa meno di 2000 euro, ma per implementare il concetto di fabbrica 4.0 dà il suo meglio se lavora in rack. La struttura è stata infatti concepita per evitare le vibrazioni in caso di impilamento con altri esemplari.

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