Home Stampa 3D Drupa, tiene banco l'additive manufacturing

Drupa, tiene banco l’additive manufacturing

Una lumaca di mare drupa ricinus del peso di 37 kg e dalla dimensione di 160 x 160 x 120 cm riprodotta in 3D a cura dell’associazione VDMA è presente alla Drupa, in corso alla fiera di Düsseldorf, presso il padiglione 7A, B13.

Il guscio del gasteropodo, scelto dall’associazione tedesca che promuove l’uso dell’additive manufacturing, presenta particolari difficoltà di riproduzione, dato che ha asperità sulla parte esterna per tenere lontano i predatori, mentre all’interno, le sue spire sono lisce, consentendo un ritiro veloce in caso di pericolo.

Florida Institute of Technology
Immagine Florida Institute of Technology

Lo sottolinea Rainer Gebhardt, responsabile del progetto Additive Manufacturing all’interno di VDMA.

Quindi per produrre repliche esatte della custodia della lumaca, i membri dell’Associazione coinvolti nel progetto hanno ricostruito in poche settimane un percorso di evoluzione durato più di un centinaio di milioni di anni. Un progetto divertente, insomma, ma «che dimostra che le più complesse costruzioni bioniche sono realizzabili con le tecnologie additive», ha detto Gebhard in una nota.

Dalla TAC alla stampa 3D

All’inizio della catena di processo c’è stata un tomografia computerizzata dell’alloggiamento calcareo del gasteropodo, da cui è stato creato un file STL che è poi stato rielaborato da un team coordinato dal service tedesco Hasenauer & Hesser, con il sostegno, tra gli altri, di Materialise GmbH di Brema e la startup 3yourmind di Berlino. Il team ha perfezionato i file per i sistemi di sinterizzazione laser e SLS.

Per realizzare il drupa ricinis sono state utilizzate sei diverse tecnologie di stampa 3D.

Con la sinterizzazione laser Hasenauer & Hesser ha prodotto 2.500 pezzi della drupa ricinus in poliammide. Con gli stessi dati di input i membri dell’Associazione hanno realizzato lumache con materiali e dimensioni diverse. Ad esempio Concept Laser e Renishaw hanno prodotto un gasteropodo d’acciaio con i loro sistemi di fusione laser. Arburg ha utilizzato la sua tecnologia Freeformer per costruire lumache fatte di minuscole gocce di plastica. 3D Fab ha prodotto lumache colorate costituite da una miscela di gesso e polimeri. L’israeliana Massivit 3D Printing Technologies con la sua tecnologia di stampa 3D a gel per la realizzazione di grandi oggetti ha prodotto una lumaca in scala da 37 chilogrammi. Per la stampa della lumaca gigante con il gel UV sono bastate 33 ore.

Un video di VDMA dimostra tutte le fasi della realizzaziome.

Presso lo stand dell’associazione i visitatori ricevono un esemplare dei ricinus drupa stampato in 3D. Ovviamente l’associazione dimostra tutte le potenzialità di produzione della manifattura additiva: pinze per robot e automi, montature per occhiali, custodie a motore, strumenti di stampaggio a iniezione, circuiti e scambiatori di calore montati singolarmente per costruire spazi, pale di turbine con condotti di raffreddamento integrati o componenti leggeri per veicoli elettrici.

 

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