Home Tecnologie Stampa 3D Covid-19, c'è un nuovo raccordo per la maschera di Decathlon

Covid-19, c’è un nuovo raccordo per la maschera di Decathlon

Diana Saverio, amministratore di Fablessy, società di Casal Di Principe (Caserta) che dal 2014 opera nel campo della prototipazione e stampa 3D ci ha contattato per raccontare il proprio contributo alla lotta del nostro sistema sanitario alla pandemia da Covid-19.

«Su indicazione del Dottor Gualtiero Lamagna – scrive Diana Saverio – abbiamo sviluppato e realizzato un raccordo per maschera da snorkeling “Easybreath” della Decathlon. Sulla scorta dell’esperienza dell’azienda Bresciana Isinnova, abbiamo realizzato un diverso tipo di raccordo che adatta la famosa maschera con la Valvola di Boussignac, utilizzata in diverse strutture ospedaliere per la ventilazione meccanica a pressione positiva continua. Il raccordo, da noi progettato, stampato in 3D e testato, lo abbiamo soprannominato Faby-3D” in virtù della tecnologia utilizzata».

Anche il raccordo Faby-3D permette dunque di trasformare la maschera Easybreath di Decathlon in una maschera respiratoria d’emergenza da utilizzare laddove si soffre la mancanza di maschere C-PAP ospedaliere per terapia sub-intensiva a seguito di infezione da del Covid-19.

«In accordo con il Dott. Lamagna – spiega Diana Saverio – abbiamo fatto pervenire il raccordo Faby-3D presso l’UOC Anestesia e Rianimazione dell’ospedale “Maria SS Addolorata” di Eboli, ASL Salerno, diretta dal Dottor Fernando Chiumiento, in attesa degli ultimi test positivi. Ovviamente il nostro lavoro è stato totalmente gratuito. Pertanto abbiamo deciso a tal riguardo, e sulla scorta dei nostri colleghi di Isinnova, di rendere libero e disponibile gratuitamente a tutti il modello stampabile in 3D».

Come si stampa il raccordo

La prova finale del prototipo definitivo del Faby-3D, spiega Diana Saverio, è stata eccellente. La sua struttura di alloggio è simile a quella progettata da Isinnova, risultando pratica e rapida nell’innesto in entrambi i lati.

Il tempo stimato di stampa è variabile a seconda delle impostazioni di stampa, ovvero dalle 2 alle 2.30 ore per pezzo.

Per quanto riguarda il materiale di stampa, come già indicato per la valvola di isinnova si consigliamo il più comune filamento in commercio, il PLA, per diversi motivi è inodore (i pazienti devono respirare aria che passa attraverso questi componenti, è poco pericoloso, biocompostabile, relativamente flessibile: deve potersi deformare elasticamente per potersi accoppiare agli altri componenti.

Qualsiasi sia la stampante, Fablessy consiglia di seguire questi valori per la stampa del pezzo:

Filamento: PLA 1,75 mm

Temperatura ugello: 205 – 215 °C

Temperatura piano di stampa: 35 – 50 °C

Spessore layer: 0,2 – 0,3 mm

Supporti: non richiesti.

Raccordo in fase di test

l raccordo è in fase di test presso l’UOC Anestesia e Rianimazione dell’ospedale “Maria SS Addolorata” di Eboli, ASL Salerno, diretta dal Dottor Fernando Chiumiento, in attesa degli ultimi test positivi.

Chiunque in ambito ospedaliero fosse interessato a testare il raccordo può contattare Fablessy (info@fablessy.com) o scaricare il file STL

Fablessy dichiara di rilasciare i disegni, le logiche ed ogni altro diritto di proprietà intellettuale relativo al dispositivo a titolo gratuito a condizione che NON sia utilizzato per fini commerciali (Attribution-NonCommercial 4.0 International (CC BY-NC 4.0).

Fablessy precisa che il dispositivo non è provvisto di alcun certificato e potrebbe presentare delle controindicazioni/malfunzionamenti se non realizzato da personale tecnico competente. Pertanto per chi volesse replicarlo si consiglia di avvalersi della collaborazione di personale tecnico specializzato per la realizzazione, ma soprattutto della supervisione di un medico per l’utilizzo.

Il prototipo non è previsto di alcun tipo di certificazione o marchio CE, ovvero il suo impiego è esclusivamente strumentale a casi di “uso compassionevole” in cui dovessero mancare strumentazioni certificate da aziende produttrici sanitarie o valide metodologie alternative comunque certificate e autorizzate dalle autorità competenti.

Di seguito il consenso da illustrare al paziente per l’utilizzo del dispositivo.

Consenso informato del paziente

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