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Il convertiplano italiano nasce con la stampa 3D

Realizzare tramite tecnologia additiva in 3D un innovativo involucro di trasmissione del convertiplano, il velivolo che decolla come un elicottero e vola come un aereo, è l’obiettivo del progetto Horizon2020 – Clean Sky2 Amatho, coordinato dal Politecnico di Milano.

L’involucro di trasmissione (housing) è uno dei componenti più critici per la sicurezza di un convertiplano, perché è sottoposto a forti carichi meccanici, ad un elevato livello vibratorio e ad alte temperature.

Con la tecnologia additiva, che permette di ottenere anche forme complesse di grandi dimensioni, saranno realizzati oltre 1.000 provini a partire da polveri di leghe di alluminio e di titanio ad alte prestazioni.

Verrà poi condotta una campagna sperimentale che consentirà di valutare le prestazioni meccaniche, statiche e a fatica di questi materiali.

E, ancora, verranno realizzati dimostratori tecnologici di dimensioni ridotte, prima di passare alla produzione degli housing a dimensione reale da sottoporre alle prove al banco per la qualifica di volo finale.

Il progetto AMATHO (A.dditive MA.nufacturing of T.iltrotor HO.using ) ha una durata di 5 anni ed è coordinato dal Dipartimento di Scienze e Tecnologie Aerospaziali del Politecnico di Milano assieme al Dipartimento di Meccanica e vi partecipano l’università svizzera Supsi, l’Istituto di Sistemi e Tecnologie (ISTePS) e Prima Industrie S.p.A.

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