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I biobot stampati in 3D portano il farmaco dove serve

Gli scienziati della Columbia University hanno sviluppato e stampato in 3D alcuni biobot in idrogel, che tramite magneti vengono spostati attraverso il corpo per fornire direttamente il farmaco dove serve.

La notizia dell’esperimento, pubblicata sulla rivista accademica Science Robotics, conferma come la stampa 3D con il bioprinting stia svolgendo un ruolo sempre più importante in campo medico, in particolare per la capacità di offrire trattamenti specifici per il paziente.

Micro robot per la farmacoterapia

Il team di scienziati della Columbia ha creato un biobot stampato 3D miniaturizzato, in grado di navigare attraverso il corpo e provvedere alla distribuzione di dosi di farmaci direttamente alla zona che ne necessita.

Anziché utilizzare cavi o batterie, il micro dispositivo viene attivato e controllato da un magnete esterno, progettato per fornire farmaci chemio localizzato per trattare i tumori.

Il biobot stampato in 3D è composto di idrogel, un materiale morbido e altamente resistente, ampiamente usato in campo medico.

Biobot meccanismo croce di Ginevra

Il sistema è inoltre dotato di una croce di Ginevra, un meccanismo a ingranaggi che permette di riempire le sei camere del biobot con farmaci dosi e da distribute nelle aree specifiche del corpo.

Sperimentato sui topi

Il biobot stampato in 3D deve ancora essere utilizzato in studi clinici umani.

Il team di ricerca lo ha sperimentato con successo nel trattamento di topi di laboratorio con diagnosi di cancro alle ossa.

Il dispositivo è stato utilizzato su alcuni topi per 10 giorni, successivamente confrontati con i risultati di topi che invece hanno ricevuto un tipico trattamento chemioterapico.

Gli scienziati hanno scoperto che i topi trattati in una zona specifica con il biobot stampato in 3D hanno visto ridursi la crescita del tumore e hanno contato un minor numero di cellule danneggiate  rispetto ai soggetti trattati con la chemioterapia standard in tutto il corpo.

Come per tutte le nnovazioni nel settore medico e sanitario, deve essere effettuata una serie di studi clinici e devono essere superati altri ostacoli prima che il trattamento possa essere pronto per l’utilizzo con pazienti umani.

 

Della tecnologia biobot a impressionare è anche la facilità con cui si produce il dispositivo. La stampa in 3D dell’intero meccanismo, che esternamente misura 0,6 pollici (1,5 centimetri), richiede 30 minuti.

 

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