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Anche Autodesk entra in classe

Si chiama Project Ignite, in un certo senso lo ha chiesto il Presidente Obama e Autodesk lo ha confezionato coinvolgendo altri attori del mondo 3D, come MakerBot e Microasoft. Serve a conculcare nelle nuove generazioni, ossia nei bambini che frequentano le scuole elementari, la cultura maker, parlando di elettronica, design e stampa 3D.

Il progetto si indirizza alle scuole elementari americane e racchiude tutta l’esperienza di progettazione, dall’idea alla modellazione digitale, alla fabbricazione fisica. Si basa su sofware di progettazione a libero utilizzo, progetti e facilitazioni all’acquisto dell’hardware necessario, come le stampanti 3D.

Ha il sostegno di aziende come Microsoft, MakerBot, e Electroninks Writeables.

Creare, fare il maker, vuol dire anche saper sbagliare, «la capacità di prendere rischi, imparare dal fallimento e risolvere i problemi è fondamentale per preparare gli studenti alle sfide future», ha detto Samir Hanna, direttore delle attività sulla stampa 3D ad Autodesk.

Per gli insegnanti il progetto di Autodesk mette a disposizione il software di progettazione gratuito Autodesk, tra cui Tinkercad e 123d Circuits, e propone lezioni passo-passo per sviluppare le capacità di design thinking, di messa in pratica e di risoluzione di problemi. Fornisce anche opzioni per l’acquisto agevolato di stampanti 3D MakerBot e penne per disegnare circuiti elettronici. Il tutto in sintonia con le scelte degli amministratori scolastici e delle famiglie.

 

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