Home Stampa 3D Aerospaziale: sostenibilità ambientale e produzione additiva per la ripresa

Aerospaziale: sostenibilità ambientale e produzione additiva per la ripresa

La chiave della ripresa dalla pandemia nel settore aerospaziale sarà in un maggiore rispetto dell’ambiente, e la stampa 3D avrà un ruolo fondamentale per il raggiungimento di questo obiettivo.

Lo dice il secondo capitolo dell’indagine Horizon Shift, che raccoglie l’opinione dei leader dell’industria aerospaziale e aeronautica europea.

Lo studio sottolinea come più di tre quarti (77%) degli intervistati sono convinti che la credibilità ambientale sarà la principale chiave di differenziazione nel futuro.

Inoltre, il 72% è convinto che i nuovi materiali daranno la spinta nell’abbattere le emissioni e rendere i voli più sostenibili.

Il 65% crede che gli investimenti in innovazione capaci di ridurre le emissioni dovrebbero continuare nonostante la pandemia, con un 42% che sta già trasformando la supply chain in ottica di riduzione delle emissioni di anidride carbonica.

L’opionione dei dirigenti del settore aerospaziale

I dirigenti del Composite Technology Center, del Gruppo Schiebel e di Tecnam sono stati tra gli 80 senior leader recentemente intervistati per capire come questo mercato di importanza strategica stesse cercando di riprendersi dall’enorme impatto della diffusione del corona virus: l’ultimo sondaggio è stato condotto a giugno, dopo un primo sondaggio che ha coinvolto 325 leader dell’industria condotto a febbraio e marzo, proprio in concomitanza con le prime fasi della pandemia.

Quest’ultimo report presenta una visione unica del settore aerospaziale, in particolare per quanto riguarda i cambiamenti intervenuti a seguito della crisi.

Oltre ai miglioramenti relativi all’ambiente, le aziende non nascondono di attendersi un sostegno da parte dei governi, con pacchetti di stimolo per aiutarle a creare nuovi flussi di reddito, incorporare l’innovazione nella catena di fornitura e portare rapidamente sul mercato nuovi prodotti.

Il 39% crede che gli investimenti in infrastrutture siano urgenti, mentre 1 su 3 vorrebbe una politica fiscale più favorevole con agevolazioni fiscali o sovvenzioni per gli investimenti in ricerca e sviluppo.

Secondo Bjoern Klaas, Vice Presidente e Direttore Generale di Protolabs Europe, “Le crisi rappresentate dal cambiamento climatico e dal lockdown stanno cambiando l’industria aerospaziale. Emergeranno aerei, modelli di business e supply chain più innovative. La sopravvivenza non sarà una transizione rapida, ma si fonderà sulla resilienza a lungo termine e, in parte, la produzione della prossima generazione di aeromobili vedrà una migliore aerodinamica, minore peso e più efficienza dal lato consumi: saranno in definitiva meno inquinanti“.

Il ultimo Horizon Shift lo mette chiaramente in evidenza. Il 77% delle aziende ritiene che le prestazioni ambientali saranno un elemento chiave di differenziazione, con un aumento di 9 punti percentuali rispetto a quando abbiamo posto la stessa domanda nel nostro sondaggio iniziale, poco prima del lockdown.

Il 91% dei leader intervistati – dice Klaas – ammette che la riduzione della CO2 sta avendo una qualche forma di impatto sul modo in cui gestiscono le loro aziende e la buona notizia per il settore aerospaziale europeo è che sembra che abbiano deciso di affrontare la sfida trasformando le supply chain e sviluppando nuove tecnologie e materiali“.

Supply chain e stampa 3D

Il report Horizon Shift approfondisce le sfide che la supply chain deve affrontare e i miglioramenti che il settore sta adottando per vincerle.

In cima alla lista delle preoccupazioni da qui a due anni sono l’ottemperanza alla normativa ambientale, seguita dalla mancanza di flessibilità e dei lunghi ritardi della supply chain (69%), la lentezza dei processi di certificazione (60%) e la volatilità dei costi delle materie prime e la loro reperibilità (57%).

Dalla ricerca è emerso che le aziende si prefiggono di utilizzare tecniche di produzione avanzate per migliorare la produttività e la produzione, realizzando una gamma più flessibile di prodotti (63%) e consegnando più rapidamente i pezzi o l’aeromobile stesso (58%).

L’evoluzione della stampa 3D, da tecnologia di prototipazione a tecnologia di produzione consolidata, è stata presa in considerazione nell’indagine.

Le aziende la utilizzano per aumentare la rapidità di produzione, ridurre gli scarti e concentrare singoli componenti da assemblare in un unico pezzo stampato in 3D di minore peso.

Per Klaas “Un modo per pianificare il futuro è creare nuovi flussi di entrate, ma per farlo è necessario ottimizzare la supply chain ed essere più rapidi. Nel lungo periodo, la nostra indagine sottolinea come l’industria aerospaziale e aeronautica assumerà talenti, implementerà nuove tecnologie, impiegherà nuovi materiali ed espanderà le sue competenze nella manifattura. Potrebbero inoltre ottenere inaspettatamente alcuni risultati positivi dalla crisi: la flessibilità data da catene e processi di fornitura innovativi potrebbe essere la soluzione vincente che risponde alle crescenti pressioni per produrre aerei sempre più ecologici“.

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