Home Stampa 3D Wasp da 12 metri, più di una stampante

Wasp da 12 metri, più di una stampante

La stampante da 12 metri di Wasp, nata per “stampare case”, sta attirando l’attenzione di molti mezzi di comunicazione, addetti ai lavori, appassionati, curiosi. In realtà si tratta di utilizzare la stampa 3D per creare, utilizzando l’argilla, strutture che sono una crasi fra moduli abitativi e ripari, e di farlo in zone dove non esistono alternative edili praticabili, come nel caso delle calamità naturali o delle aree depresse.

Massimo Moretti di Wasp, nei campi di Massa Lombarda con la BigDelta da 12 metri
Massimo Moretti di Wasp, nei campi di Massa Lombarda con la BigDelta da 12 metri

La stampante sarà presentata ufficialmente al pubblico in anteprima mondiale da venerdì 18 a domenica 20 settembre durante un evento intitolato “La realtà del sogno” che si terrà in via Dini e Salvalai, a Massa Lombarda (Ravenna).

Intanto Massimo Moretti, il creatore di Wasp, ha parlato, definendo questo un «momento di grande gioia. Abbiamo dimostrato che il nostro non era solo un sogno, che le case a basso costo si possono fare e si possono costruire con una stampante 3D. E abbiamo anche sviluppato un modello di sostenibilità».

Wasp, ha ricordato Moretti, «non accede ad alcun finanziamento e reinveste gli utili in ricerca». In sostanza, la vendita delle stampanti più piccole, è il mezzo sostenere lo sviluppo della grande stampante. «Ora il fatturato si avvicina a due milioni di euro e dà lavoro a una quarantina di persone», ha spiegato Moretti.

E a breve l’azienda si aprirà anche al mercato americano, come abbiamo anticipato QUI, per il tramite della romana Fonderie Digitali.

Nella tre giorni ci sarà anche uno spettacolo curato dalla Compagnia Teatro Rigodon di Alessandro Cavoli e la BigDelta da 12 metri sarà parte della scenografia.

Giorgio Noera, di Healt R&S, realtà locale creata da Università di Bologna, Confindustria Emilia Romagna e la Giardino St Lucia, che collabora con il  ministero della Difesa, ha spiegato che con Wasp si sta lavorando  a un progetto per la ricerca sanitaria avanzata per eventi critici di massa.

Noera ha spiegato che il lavoro di ricerca congiunto punta a «creare case con pareti repellenti agli insetti, da utilizzare in aree di disastro dove la popolazione civile dovrà combattere le infezioni per la sopravvivenza».

1 COMMENTO

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato sulle novità tecnologiche

css.php