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Stampa 3D, il predominio del titanio

Con l’acquisizione del controllo di Arcam, GE mette anche le mani sul settore del titanio per l’additive maniufacturing, dato che la società svedere possiede Advanced Powders & e Coatings (AP& C), che fornisce oltre un terzo di tutta la polvere di titanio per l’industria additiva.

L’osservazione viene da Smartech Publishing, che ha appena pubblicato il rapporto Titanium Opportunities in Additive Manifacturing 2017.

Secondo il rapporto i ricavi dell’additive manufacturing basato su titanio raggiungeranno i 518 milioni di dollari nel 2022, per superare il miliardo entro il 2026.

La capacità di elaborare in modo efficace leghe di titanio è un driver importante, dato che sta diventando uno dei materiali più popolari per i sistemi di produzione additiva, visto il crescente utilizzo nei settori medico e aerospaziale.

Smartech Publishing crede che la stampa 3D con questo materiale stia diventando una grande opportunità per la produzione additiva. Il materiale è ricercato principalmente per il buon rapporto resistenza-peso, l’inerzia biologica e altre proprietà convincenti. Usato in campo medico, aerospaziale, automobilistico, dentale e in tanti altri prodotti e dispositivi di utilizzo industriale.

Gli attori del mercato

I produttori individuati da Smartech Publishing sono diversi: 3D Systems, Additive Works, Advanced Powders & Coatings, Airbus, Arcam, ATI Metals, Concept Laser, CSIRO, DiSanto, Divergent3D, EOS, Farsoon, Fonon Technologies, Fraunhofer Institute, Fripp Design, GKN Hoeganaes, H.C. Starck, i.materialise, K Home International, Linde Gases, Lockheed Martin,  LPW Technology, Matsuura Machinery, Metalysis, Norsk Titanium, Osaka Titanium, Oventus, Oxford Performance Materials, Phenix Systems, Praxair Surface Technologies, PSA Group, Puris, Pyrogenesis, Realizer, Renishaw, Sciaky, Shapeways,  Sigma Labs, Sisma, SLM Solutions, Tekna, TLS Technik, Wacker Chemie, Xi’an Brightlaser e Z3DLab.

Un successo scontato

I ricavi da produzione di additiva di titanio nel settore aerospaziale si prevede possano raggiungere i 110 milioni di dollari entro il 2022. Emerge già la domanda di leghe speciali rispetto al Ti64 comunemente utilizzato, come alluminuro di titanio (TiAl), per esempio. Nel mercato aerospaziale, infatti, il titanio stampato in 3D è attualmente in fase di studio per piccoli motori piccoli, staffe e alloggiamenti.

La domanda di titanio per la stampa 3D in applicazioni di medicina e dentale è destinata a crescere in modo significativo: già alla fine di quest’anno saranno consumati più di 150.000 Kg di titanio.

Il trend porterà a consumarne quasi 1,1 milioni di kg entro il 2022.

Gran parte di questa crescita arriverà da una spinta da parte del settore ortopedico, per impianti vertebrali, articolari, cranici e altri. Nel settore dentale il materiale viene utilizzato per il trattamento delle sindrome di apnea ostruttiva del sonno.

Fonte: Smartech Publishing
Le principali leghe di titanio. Fonte: Smartech Publishing

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