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Stampa 3D: viaggio di sola andata per i processi produttivi delle Pmi

Le imprese del mondo della stampa 3D crescono, in termini di fatturato e dipendenti, e sono soddisfatte dell’attuale andamento aziendale. Le preoccupano la concorrenza, gli aspetti fiscali e il costo del lavoro.

Sono considerazioni che emergono dall’Osservatorio 3DPrint Hub di Senaf in vista di 3DPrint Hub, l’evento che, dal 5 al 7 marzo 2015 in fieramilanocity, farà incontrare la stampa 3D e il mondo produttivo (QUI tutte le informazioni). Si basano su un’indagine condotta da GRS Ricerca e Strategia su 230 contatti di aziende del settore della stampa 3D utilizzando i metodi Cawi (Computer Assisted Web Interviewing) e Cati (Computer Assisted Telephone Interviewing) per la quale stato raccolto un campione di 50 risposte nel primo semestre 2014.

Si tratta per lo più di piccolissime imprese con fatturati inferiori al milione di euro (60,5%) e che occupano fino a 9 dipendenti (56,5%).

Ma è proprio grazie a loro che la produzione industriale delle Pmi italiane subirà una rivoluzione irreversibile: questa tecnologia avrà un’alta diffusione a livello industriale (secondo il 96,2%) e sarà destinata a cambiare per sempre il modo di produrre, integrando gli attuali processi.

Sono Pmi che vanno «in aiuto di altre Pmi – commenta Emilio Bianchi, Direttore di Senaf  -. Nei prossimi 5 anni saranno le aziende del manifatturiero, più che i privati cittadini, a beneficiare dei vantaggi di questa tecnologia: solo due imprese su dieci si dicono convinte che la stampa 3D sarà presente in tutte le abitazioni  La stampa 3D rappresenta una vera e propria rivoluzione per l’intero sistema produttivo italiano e tocca trasversalmente moltissimi comparti chiave della nostra economia: l’aerospaziale, l’architettura e l’edilizia, l’arredo e l’arte, così come il mondo dell’automotive, della nautica, della meccanica, del medicale, ma anche quelli della calzatura e della gioielleria».

È proprio grazie alla sua versatilità e capacità di creare prototipi e prodotti personalizzabili in tempi rapidi e a costi limitati che la stampa 3D ha conosciuto una diffusione rapidissima, con una crescita del mercato che pare inarrestabile: per circa otto addetti su dieci, infatti, il mercato crescerà ulteriormente. In questo contesto le aziende non possono che dirsi complessivamente soddisfatte del proprio andamento aziendale attuale (97,7%).

Sul fronte del fatturato oltre la metà delle aziende dichiara nel 2013 un incremento, rispetto agli ultimi tre anni, e per quasi tre su dieci il fatturato è rimasto stabile. Un andamento che si conferma positivo anche per il 2014, con un terzo che prospetta una chiusura nel segno della stabilità e oltre sei su dieci una crescita; solo il 7,1% si aspetta un calo.

L’export è una componente fondamentale per molte delle imprese del comparto (78,6%) anche se con entità diversa: se per il 19% l’estero genera meno del 10% del fatturato e sempre per un 19% questa percentuale oscilla tra l’11% e il 25%, per ben il 40,4% essa supera il 45%.

Anche per quanto riguarda i livelli occupazionali il trend è positivo: se il 48,4% nel 2013 non ha visto variare il proprio numero di addetti, è ben il 41,9% ad aver assunto.

Il settore della stampa 3D è in continua evoluzione: i cambiamenti tecnologici rapidi obbligano le imprese a puntare sull’innovazione. Nel 2014 circa un terzo delle imprese ha destinato tra l’1% e il 15% dei ricavi in ricerca e sviluppo, mentre oltre metà ne ha investito una quota che oscilla tra il 16% e il 45%. Anche la formazione dei propri dipendenti si rivela un asset fondamentale: il 43,4% dedica fino a 20 ore di aggiornamento e il 43,3% arriva a prevederne oltre 40.

«Le imprese – prosegue Bianchi– sono cresciute e cresceranno ancora, andando ad affiancare le imprese del made in Italy in un processo di cambiamento radicale dei processi produttivi. Un percorso non facile in cui le aziende si trovano a scontrarsi con diversi fattori, come la concorrenza, gli aspetti fiscali e i costi della forza lavoro. I tempi della giustizia e la burocrazia preoccupano non poco le imprese, che dichiarano, tra l’altro, di temere l’accesso al credito con conseguenze sui propri tempi di pagamento. Non possiamo pensare che un mercato dalle grandi potenzialità, come quello della stampa 3D, venga rallentato da elementi esogeni e non venga sostenuto. Per questo, con 3DPrint Hub abbiamo ideato un evento che soddisferà la crescente necessità informativa e formativa del mercato, ma che soprattutto sarà in grado di connettere gli interessi del sistema produttivo, facendo incontrare imprenditori ed idee, mostrando tutte le potenzialità di questa tecnologia».

3DPrint Hub logo

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