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Quando la stampa 3D è al femminile

Al convegno “Io sono makers – Stampa 3D e una nuova imprenditoria femminile” esperienze e informazioni su come aprire un FabLab o un Printing Store 3D.Maker al femminile

Il mondo dei maker, gli emergenti “artigiani” della stampa 3D, a una prima occhiata sembra essere popolato esclusivamente da figure maschili. Non è vero, e la riprova è l’evento che si è svolto il 10 aprile in concomitanza con il Fuorisalone 2014,  presso La Fabbrica del Vapore di Milano (via Procaccini, 4) con interventi dal mondo imprenditoriale femminile e prove di stampa 3D in real time. Numerosi gli interventi durante il seminario intitolato significativamente “Io sono makers – Stampa 3D e una nuova imprenditoria femminile” . Mina Pirovano, fondatrice di Minadesign e presidente del Comitato Imprenditoria femminile Camera Commercio di Monza e Brianza, ha parlato di Nuova imprenditoria al femminile, mentre Luca Metta di Ops Italia e Giovanni Cotta del Campus la Camilla hanno gestito in diretta una stampante 3D per far vedere come funziona e per quali impieghi può essere impiegata in un’ottica imprenditoriale. Tra le altre testimonianze citiamo quella di Laura Cipriani di Imprint. Gli argomenti trattati all’evento, coordinato da Fabrizio Bellavista, partner di Emotional Marketing, sono andati dalle agevolazioni a supporto dell’imprenditoria femminile alla scoperta dei settori del fashion, da come fare rete con le comunità dei maker alle conoscenze delle licenze necessarie per aprire un FabLab o un 3D Printing Stotre, da come organizzare una di queste strutture alle attrezzature necessarie.

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