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Prusa contro PayPal

Con un post sul proprio blog, Josef Průša ha messo in guardia i clienti dall’utilizzare PayPal come piattaforma per il pagamento degli acquisti delle sue stampanti.

Il creatore delle stampanti 3D opensource ha reso noto infatti che PayPal gli ha bloccato i fondi per 1 milione di dollari. La società non può inviare soldi per pagare i fornitori, trasferirli alla propria banca, persino restituirli ai clienti.

Motivo? La società ha mostrato una crescita di ordini troppo veloce, non sostenuta da una altrettanto celere consegna dei prodotti, sollevando le perplessità della piattaforma di pagamento in merito alla effettiva volontà della società di onorare gli ordinativi.

Josef Průša lamenta anche la modalità del blocco: senza alcun preavviso da parte di PayPal.

Il manager ceco ha ammesso che negli ultimi sei mesi gli ordini della stampante 3D MK2  sono cresciuti vertiginosamente. Ma ha anche ricordato come in due anni la società ha avuto solamente tre chargeback.

Quindi, ha sintetizzato che «la logica applicata da PayPal sembra sia: stai crescendo troppo velocemente, c’è qualcosa che non va».

Dopo una disamina sul modo in cui lavora PayPal, che vi lasciamo leggere direttamente dal post, Josef Průša consiglia di utilizzare più di una piattaforma di pagamento. Nel caso, invece, di insistenza su PayPal, consiglia di trasferire il prima possibile i soldi sul proprio conto bancario. E, infine, di non considerare la piattaforma come se fosse un proprio partner, mantenendo le corrette distanze.

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