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Il mercato cresce dal basso

Boom per i modelli 3D da scrivania più economici – Gli analisti sono tutti concordi nel prevedere un grande sviluppo della Stampa 3D trainato dal basso.

MakerBot Replicator Desktop 3D
Le stampanti 3D da scrivania sono in rapida diffusione. In questa foto la MakerBot Replicator Desktop 3D

La società di analisi di mercato Gartner non ha dubbi. Qualche mese fa nel delineare i trend più gettonati del 2014 ha inserito tra le dieci tecnologie dell’anno quella della Stampa 3D, a tenere buona compagnia agli altri comparti in crescita che spaziano dal cloud alle applicazioni mobili. Secondo Gartner quest’anno il numero di stampanti 3D vendute nel mondo crescerà del 75% rispetto al 2013 e raddoppierà ulteriormente entro la fine del prossimo anno. A trainare la crescita non saranno però le costose macchine che vengono impiegate da anni per prototipazione rapida e produzione rapida, in commercio ormai da due decenni e già in odore di saturazione di mercato in molti paesi, ma le stampanti 3D di fascia bassa. Quelle con un prezzo, secondo la classificazione di Gartner, che parte dai 30.000 euro per scendere sino a meno di 1.000 euro e che stanno ingolosendo sempre di più realtà imprenditoriali che non sono quelle tipiche della stampa additiva di fascia alta (industrie e service di prototipazione), ma anche piccole aziende e soprattutto i “makers”, gli artigiani del 3D che le usano per le più svariate applicazioni, dalla stampa di una protesi alla realizzazione di un personaggio di Guerre Stellari con il volto del committente.

Un mercato che cresce

Che la crescita arrivi dai grandi service di prototipazione o dai piccoli artigiani, il mercato della Stampa 3D è comunque in grande e inarrestabile ascesa. Nel rapporto 2013 della società americana Wohlers Associates specializzata in Stampa 3D (http://wohlersassociates.com) si legge che nel 2012 il comparto della fabbricazione additiva, delle stampanti e dei servizi 3D valeva 2,2 miliardi dollari a livello globale, con una crescita del 28,6% rispetto agli 1,714 miliardi di dollari del 2011, anno che aveva comunque fatto registrare un balzo in avanti del 24,1% rispetto al 2010. La crescita media annua (CAGR) di questo comparto, considerando gli ultimi vent’anni, è impressionante: 25,4%. Un valore ancora superiore se si prende in esame solo il triennio 2010-2012: 27,4%.

Se questi sono i valori complessivi che tengono in considerazione tutti i tipi di macchine e i servizi collegati, andando ad esaminare in particolare la crescita delle stampanti 3D di fascia bassa (quelle che Wohlers ha individuato in un prezzo inferiore ai 5.000 dollari), vediamo che è stata in media del 346% anno su anno dal 2008 al 2011. Nel 2012 questo trend sembrerebbe essersi raffreddato, visto che la crescita è stata soltanto del 46,3%. Negli ultimi tempi sembra tuttavia essere cresciuto di molto l’interesse e il mercato per le stampanti 3D di valore compreso tra i 5.000 e 73.000 dollari (valore medio delle stampanti tridimensionali professionali per usi industriali), anche grazie alla scadenza di parecchi brevetti importanti legati alla stampa 3D. In questo segmento d’acquisto si collocano i makers professionali e le piccole aziende.

Per la società americana indipendente di consulenza Wohlers, il mercato complessivo di macchine e servizi continuerà a crescere a due cifre a lungo. In particolare quintuplicherà entro il 2021, balzando a quota 10,8 miliardi dollari. Il prossimo anno, secondo le sue stime, varrà complessivamente 4 miliardi di dollari.

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